Nessuna goccia o compressa da acquistare in farmacia per contrastare i malesseri fisici, ma bensì utilizzare il cibo come cura e prevenzione di numerose malattie, che tra l’altro non è una moda d’oggi ma una scoperta antica. Infatti, la formula chimica per battere i malesseri si nasconde all’interno delle nostre cucine e tutti gli alimenti che mangiamo sono prima di tutto molecole che condizionano sia il nostro corpo sia la nostra mente. Nessun farmaco è più efficace di ciò che mangiamo per ottenere un certo benessere psicofisico, cosi come non c’è niente di peggio che mangiare le molecole sbagliate.
Uno studio pubblicato su Public Health Nutrition Journal ha dimostrato che i consumatori abituali di merendine, hot-dog e cheesburger hanno maggiori probabilità di sviluppare stati depressivi (+51%). I responsabili sono i grassi animali e gli zuccheri raffinati in grado di attivare il cortisolo, l’ormone dello stress e, proprio gli zuccheri raffinati, nei bambini provocano distrazione e iperattività mentre negli adulti ansia, depressesione e stress.
Alcuni cibi curativi sono legumi, frutta fresca e frutta secca, semi e pesce azzurro che contengono vitamine B, acido folico, omega 3 e minerali. Lo spiega anche un recente studio inglese apparso sul British Medical Journal: mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno ci assicura il sorriso e allontana la tristezza. Il cromo, che si trova nei broccoli o nell’uva, aumenta i livelli di serotonina e melatonina che aiutano a regolare le emozioni. L’acido folico, presente in spinaci e asparagi, permette al corpo di creare nuove cellule e regola la serotonina, tanto che viene anche usato direttamente contro la depressione. I minerali come il magnesio, presente nelle mandorle e nelle noccioline, o lo zinco che si trova nei cereali, migliorano invece il funzionamento del cervello e la qualità del sonno. Gli omega 3 aiutano il benessere psichico perchè contribuiscono a costruire le membrane cellulari dei neuroni.
Infine, i minerali e le vitamine sono elementi vitali, utili per gestire i momenti stressanti e che ci fanno sentire meglio rispetto ai cibi confezionati ricchi di conservanti, che il nostro corpo fatica a riconoscere perchè non presenti in natura.
Articolo della rivista Performance di Maggio 2015
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